Il borgo di Bassignana quasi posato alla confluenza di Tanaro e Po è stato sconvolto dalle scaramucce di soldati austro-sardi vittoriosi sull’esercito franco-spagnolo (guerra di successione austriaca, 27 settembre 1745) e dal trionfo francese sulle truppe russe (seconda coalizione delle guerre rivoluzionarie francesi, 12 maggio 1799). Dal 1798 al 1799 risorge l’unione antifrancese di Austria, Russia e Inghilterra: la guerra induce la ritirata di soldati transalpini sconfitti ai fiumi Adige, Mincio, Adda e, così, il comprensorio di Valenza è gremito di avamposti uniti ai Generali francesi Laboissière e Victor. Il comandante austro-russo Aleksandr Suvorov impone al sodale Andrei Grigorevihc Rosenberg di guadare il fiume Po a Mugarone di Bassignana per assalire il nemico (12mila uomini) a Valenza. Rosenberg, insieme al granduca Konstantin Pavlovic Romanov (il figlio dello Zar) stabilisce la testa di ponte vicino alla confluenza di Po e Tanaro. Il contingente militare russo di settemila unità riusciva a passare sul fiume e attaccare la brigata francese Quesnel a Pecetto prima quasi sconfitta e poi salvata dalle truppe guidate dal Generale Gaspard Amédée Gardanne. Lo scontro brutale cuciva la debacle, 800 vittime e 800 prigionieri sul dorso all’esercito austro-russo.