Il “Centro di studi alfieriani” è stato istituito (1937) per revisionare l’edizione nazionale sulle opere di Vittorio Alfieri. L’ente promuove l’esame di qualsiasi sodalizio storico, culturale, politico influenzato dal drammaturgo astigiano e gestisce 6mila unità (volumi rari, opuscoli, periodici, microfilm, estratti di letteratura teatrale, settecentesca, ottocentesca, teatrale) custodite all’archivio, alla biblioteca e al museo insediati al palazzo Alfieri (Asti) già ristrutturato dall’architetto Benedetto Alfieri.