La tomba grandiosa ideata dall’architetto Louis Visconti (Roma, 11 febbraio 1791 – Parigi, 29 dicembre 1853) per custodire la salma di Napoleone I di Francia invade la cavità allineata alla cupola al Dome des Invalides alias la cappella a croce greca disegnata dall’architetto Jules Hardouin Mansart (Parigi, 16 aprile 1646 – Marly-le-Roi, 11 maggio 1708). Il sarcofago di quarzite viola estratta dalla roccia di Carelia (Russia) dall’ingegnere italiano Giovanni Bujatti è basato sul macigno di granito verde dei Vosgi pagato 200mila franchi dal governo francese. Il capolavoro unito alla tavola (5,5 x 1,2 x 0,65 mt.) di marmo nero scelto sull’isola Martinica e accerchiato dalla dozzina di vittorie alate scolpite dall’artista James Pradier (Ginevra, 23 maggio 1790 – Bougival, 4 giugno 1852) custodisce le spoglie mortali traslate (2 aprile 1861) dalla cappella Saint Jerome. Il sarcofago è riprodotto al museo di cimeli napoleonici allestito all’isola Elba.