L’indennità (315mila franchi) pattuita per atterrare l’antico duomo di Alessandria è stata iscritta sul carteggio steso dal Generale Francesco Federico Campana (Torino, 5 febbraio 1771 – Ostrolenka, 16 febbraio 1807) allora prefetto al dipartimento di Marengo. Campana è stato definito “ufficiale di vera distinzione e amministratore abile” dal barone Paul Thiébault (Berlino, 14 dicembre 1769 – Parigi, 14 ottobre 1846) e iscritto alla Legione d’Onore, all’arco di trionfo a Parigi, alle tavole di bronzo situate al castello di Versailles. La chiesa cattedrale è stata svestita di opere d’arte sacra poi diffuse ovunque e di laterizi poi riciclati per irrobustire la Cittadella militare alessandrina. “Delitto inutile” è il motto energico fuso alla demolizione dal giornalista alessandrino Fausto Bima (1930 – 1973).