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FRANCO GERMINALE

Correva l’anno 1800 e il Primo Console Napoleone fondava la Banca di Francia sul modello della Banca d’Inghilterra per gestire il mercato di sconto e di credito e sostenere il franco germinale. La valuta emessa dal 1795 è così nominata per evocare la legge sul bimetallismo (14 germinale XI cioè 4 aprile 1803) istituito per estendere il corso legale alle monete d’oro e d’argento e permettere alle strutture dello Stato di riacquisire le monete tosate o alterate sul valore di metallo contenuto. Il decreto ad hoc (17 pratile XI cioè 6 giugno 1803) stabiliva il valore di monete d’oro e d’argento di molti Stati d’Europa e d’Asia e, così, la Banca di Francia coniava le monete d’argento da 5, 1/2 e 1/4 franchi. Il franco germinale, unito al sistema di monete di conto decimali (1 franco = 100 centesimi) è stato concepito altresì dal duca di Gaeta Martin Michel Charles Gaudin (Saint-Denis, 16 gennaio 1756 – Gennevilliers, 5 novembre 1841).

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