L’Italia napoleonica inaugurava la carriera di Gian Giacomo Francia (Cella Monte, 8 aprile 1773 – 5 novembre 1858): il funzionario aristocratico monferrino è stato procuratore imperiale al dipartimento di Trasimeno, consigliere di corte imperiale a Genova, barone dell’Impero (1812). Francia, impicciato ai tumulti filo-francesi a Torino (1796) e poi rifugiato politico a Novi Ligure, scese sul campo di battaglia a Genova (1797) insieme ai volontari rivoluzionari e scrisse l’inno per l’albero della libertà collocato (11 dicembre 1798) a Casale Monferrato.