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gianduiotto

La carta dorata o argentina avvolge il Gianduiotto alias il prisma di dolcezza estratta dalla nocciola tonda gentile langarola tostata poi macinata e unita al sapore deciso e delicato di cacao, zucchero, burro di cacao. La delizia definita dalla base triangolare è stata concepita alla maison dolciaria torinese Caffarel-Prochet per soddisfare la richiesta crescente di cioccolato insensibile al prezzo esoso di estratti dalla lavorazione di piantagioni di cacao. Il Blocco Continentale deciso (1806) dall’Imperatore Napoleone per vietare il commercio alle navi britanniche e ai Paesi vassalli alla Francia è stato foriero di disagio indotto dalla scarsità di cacao immesso dalle colonie inglesi e patito dall’industria dolciaria di Piemonte sottoposto alla sovranità napoleonica (1789 – 1814). L’idea è sorta per restituire lo smalto alla cioccolateria sabauda definita dalla produzione giornaliera (350 chilogrammi) censita al crepuscolo per il secolo XVI.

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