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Hudson Lowe

L’esilio di Napoleone all’isola Santa Elena è stato inasprito dal governatore britannico Hudson Lowe (Galway, 28 luglio 1769 – Londra, 10 gennaio 1844) definito “privo di educazione e giudizio, stupido, sospettoso, geloso” dal duca di Wellington Sir Arthur Wellesley. “Quando fui informato da un artista sull’isola delegato dai Francesi a creare la placca d’argento per il feretro di Napoleone dichiarai al conte Montholon che essa non poteva essere posata con l’epitaffio: il divieto era stato stabilito dalla monarchia inglese. L’ostinazione, ridicola e meschina, ignorava l’ubiquità dell’epigrafe di Napoleone: per obliare la potenza prodigiosa di un uomo che aveva lasciato le tracce dalle Piramidi al Cremlino sarebbe stato necessario strappare le pagine di storia, eliminare le memorie di cento milioni di uomini, abbattere le statue e gli archi di trionfo” (dal Contromemoriale di Sir Hudson Lowe, 1830).

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