“Non ho bevuto neppure una tazza di tè senza maledire l’ambizione che mi tiene lontano dall’anima della mia vita”: la frase dedicata a Josephine esalta l’arte amatoria di Napoleone attiva altresì fuori dal matrimonio.
Il fidanzamento (21 aprile 1795) di Désirée Clary, secondogenita di François, ricco produttore e commerciante di seta e secondo scabino di Marsiglia, e il Generalissimo còrso resisteva pochi mesi. La love story resiste sul romanzo “Clisson et Eugenie” (1795) di Napoleone dedicato alla fidanzata e edito dal 1920.
Cairo (Egitto), estate 1798: il flirt di Marguerite Pauline Bellisle Fourès alias la “Cleopatra di Napoleone” e Bonaparte spedisce il marito ignaro, tenente dei cacciatori a cavallo, a Parigi per gradire il ruolo di latore di dispacci speciali e lasciare più libertà all’avventura extraconiugale. Il benservito di mille luigi taceva le nozze promesse dal Generalissimo còrso all’amante bionda.
Il contralto Giuseppina Grassini (Varese, 3 aprile 1773 – Milano, 3 gennaio 1850) conosceva il Primo Console a Milano all’evo della battaglia di Marengo. L’artista, amante di Napoleone, è stata eletta Prima cantante di sua Maestà l’Imperatore a Parigi (1806).
L’attrice Mademoiselle George alias Marguerite Josephine Weimer è stata insieme a Luciano Bonaparte e poi al fratello più famoso e potente.
La foga di Napoleone è altresì esibita dalla paternità di due figli illegittimi: Carlo Conte Léon generato da Luisa Caterina Eleonora Denuelle de la Plaigne, lettrice di Carolina Bonaparte e già divorziata da Jean-Honoré François Revel, Alexandre Colonna-Walewski procreato dalla giovane donna polacca Maria Laczynska.
“Al cuore dell’Impero: Napoleone e le sue donne fra sentimento e potere” è il romanzo storico di Alessandra Necci insignito di premio letterario “Giovanni Comisso” (sezione biografia, 2021).