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Paul Landowski

Il borgo Altavilla Monferrato esibisce il monumento dedicato ai soldati indigeni caduti per l’Italia: la statua di figura femminile alta due metri e difesa dalla tunica e lo scudo istoriato promuove gli ideali rivoluzionari “Libertè, Egalité, Fraternité” e le date (1789, 1870, 1943) cardinali alla storia francese. La Francia effigiata a cavallo tra le nubi è cinta dalla visione ciclica insolita di santità (Giovanna d’Arco, Genoveffa), Carlo Martello, Bastiglia, dichiarazione Diritti dell’Uomo e del Cittadino, Napoleone e la Grande Armata, proclamazione della Repubblica, caduta del Secondo Impero, battaglie di Marna e Verdun, Strasburgo e Parigi (1944). Il capolavoro è stato scolpito dall’artista franco-polacco Paul Maximilien Landowski (Parigi, 1875 – Boulogne-Billancourt, 1961) autore altresì di Cristo Redentore issato a Rio de Janeiro. Il gioiello d’arte definito “La libertà in Monferrato” è stato devoluto dalla proprietà Franceschini (castello di Altavilla) e già esposto sul transatlantico francese Normandie di 83423 tonnellate costruito ai cantieri Penhoet e Saint-Nazaire poi (19 ottobre 1932) varato.

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