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Reenacting

La prima rievocazione storica moderna è stata riprodotta per celebrare la vittoria francese a Marengo: la voce autorevole diffusa dall’Associazione Napoleonica d’Italia definisce così l’evento allestito domenica 5 maggio 1805 e offerto a Napoleone sulla piana di Fraschéta. Il reenactor studia storia, costumi, uniformi, utensileria per trasferire le pillole di passato dal libro di storia alle cerimonie pubbliche attraverso la riedizione fedele (dalla battaglia singola al remake di vita quotidiana) di eventi tipici sulla scena militare. Ogni teatro di scontri decisivi per la sorte di nazioni o popoli è idoneo al living history, la rievocazione storica moderna fiorita nel mondo anglosassone dal secolo scorso. L’attività è mossa dallo studio scrupoloso basato sulla ricerca di stampe originali d’epoca, libri, visite a musei assistite dagli storici di calibro internazionale: l’archeologia sperimentale e ricostruttiva è propedeutica al remake di attività e mestieri antichi (dalla fabbricazione della bombarda d’assedio alla fusione dell’elmo). L’assenza di risorse costringe a procedere per deduzioni e prove empiriche basate sulle fonti iconografiche: ogni contaminazione di modernità (dallo smartphone al bicchiere di plastica) è rifiutata dal reenactor. Questo hobby connesso alla storia e alla vita militare promuove rapporti di amicizia sincera e di cameratismo indotti dalle difficoltà superate insieme nelle battaglie e nell’addestramento: la predisposizione ai viaggi per l’Europa, l’attitudine alla disciplina militare, lo spirito di adattamento per vivere nella tenda e dormire sulla paglia, l’esposizione alle intemperie.

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