Il libro “Napoleone giornalista. Lungimirante ma interessato” (2013) di Rocco Tancredi è dedicato ai giornalisti di oggi. “Temo tre giornali più di cento baionette”, “Se lascio le briglie alla stampa, resterò al potere solo tre mesi”: la contezza di Napoleone sul ruolo svolto dalla comunicazione per veicolare la propaganda è stata foriera di censura incisiva sul flusso di duemila pubblicazioni francesi iscritto al decennio (1789 – 1799) di libertà e democrazia altresì per l’informazione.