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Victor-Marie Hugo

«[…] povero prigioniero, schermito e maltrattato, costretto a incrociare le braccia inerti sul petto in tumulto, vinto, calvo, costretto a piegare la fronte nera di nuvole […] il suo pensiero, eterna tempesta. Com’è grande, là soprattutto!» è l’estratto dalla poesia “Lui” (1829) di Victor-Marie Hugo (Besançon, 26 febbraio 1802 – Parigi, 22 maggio 1802) dedicata al leader còrso esule sull’isola di Santa Elena. L’ode “A la colonne de la place Vendome” (1827) è l’elogio superlativo scritto dall’artista francese all’imperatore Napoleone I di Francia.

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