Il codice di commercio (1807) è stato preteso dall’imperatore Napoleone per gestire gli atti di commercio anziché gli esercenti abituali iscritti alle corporazioni di arti e mestieri abolite (14 giugno 1791) dalla legge scritta dall’avvocato Isaac René Guy Le Chapelier (Rennes, 17 giugno 1754 – Parigi, 22 aprile 1794). La novità è stata scelta dalla legge italiana (1865), riveduta (1882) e innovata (1942) sul codice civile: l’articolo 2082 è stato riprodotto (2002) dalla legislazione brasiliana.