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Carlo Torriani

L’assioma “il suolo di Marengo scorre sul tempo” è definito dalla sintassi confusa soltanto a prima vista. Carlo Torriani (Susa, 23 febbraio 1889 – Alessandria, 17 aprile 1958) aprì il circolo Associazione Cattolica (AC) a Castelceriolo per proporre la dottrina sociale cattolica basata sul laicismo difeso dal partito popolare italiano (Ppi), dalla galassia di sindacati definiti bianchi, dall’AC e suggerire la scelta al socialismo marxista e al dispotismo fascista. Torriani inserì il “Segretariato del popolo” (assistenza sociale) al vescovado di Alessandria e riuscì a unire la spiritualità all’apostolato dedito alla preghiera e ai cittadini poveri: il sacerdote segusino è stato il cappellano all’ospizio Divina Provvidenza. Don Carlo è stato il direttore al settimanale diocesano alessandrino “La libertà” e aderì alla Resistenza per creare l’Italia repubblicana e sorreggere il peso sociale prescritto alla comunità cattolica.

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