L’aura antica di Marengo è chiarita dal suffisso “engo” e dalla torre medievale intitolata alla regina Teodolinda. La tettoia piramidale di tegole porporine è posata sull’osservatorio inglobato alla curtis Marinco alias l’azienda agraria istituita per pianificare l’area rurale all’evo definito dal vassallaggio parallelo al turnover di Goti e Longobardi.