La chiesetta campestre sul bivio di due sentieri al rione Menaccia di Mandrogne è stata eretta per esaudire la volontà di Teodolinda. La leggenda unisce l’opera di Maria Vergine all’incolumità per la regina longobarda già disarcionata dal destriero imbizzarrito dal cinghiale uscito sul viottolo alla battuta di caccia. La chiesetta sorge sul sito solcato dalla nobildonna di stirpe letingia: l’armonia scorre dalla fronte alle linee architettoniche semplici e la cella interna è minuscola però ingentilita dalla fusione di decori. La fiaba prosegue sull’itinerario ipogeo snodato dalla chiesetta alla cascina Bianca e alla rete viaria sotterranea per agevolare la fuga.