La carriera militare unisce San Martino di Tours a Napoleone e scopre l’analogia di due protagonisti eterni transitati a Pavia, a Milano e dalla Francia alla Liguria. L’affinità è stata trasmessa dalla terza arte cioè la pittura efficace per raffigurare il vescovo e l’imperatore sul cavallo, avvolti dal mantello e armati di spada. Il parallelismo scorre all’intimità di due eroi convertiti al Cristianesimo.